Erbusco
Cenni storici
Erbusco è un caratteristico comune della provincia di Brescia situato nel cuore della Franciacorta. Geograficamente è posto tra i dolci rilievi collinari: a sud è delimitato dal Monte Orfano ed a nord dalle colline dell'anfiteatro morenico del Sebino. Queste colline, un tempo ricoperte da fitte boscaglie, negli anni hanno evidenziato una spiccata vocazione alla viticoltura tanto che oggi sono terre famose a livello internazionale per gli estesi vigneti del pregiato “Franciacorta”.
Il nome “Erbusco”, che in dialetto suona “Erbosh probabil¬mente, è di origine latina. Viste le due radici di “herba” e di “bosch” che si leggono nel nome, l'eti¬mologia indicherebbe la fitta vegetazione che sino al Medioevo ricopriva quel luogo sul quale è sorto il primo centro abitato.
La posizione geografica del paese è certamente importante per deter¬minare i primi insediamenti umani sul ter¬ritorio. Tutte le popolazioni che, in varie epoche, attraversano la storia bresciana, lasciano ad Erbusco i segni della loro presen¬za: dai Celti agli Etruschi, dai Cenomani ai Romani, dai Longobardi ai Franchi. Sull'estremo sperone occidentale del Monte Orfano, gli etruschi costruiscono una fortez¬za militare che verrà in seguito utilizzata dai popoli successivi, soprattutto dai Romani. Ed è proprio con i Romani che il territorio conosce un notevole sviluppo attraversato dalla via gallica, in epoca romana, che attraversava il territorio erbuschese. Nei pressi dell'attuale Rotonda Bonomelli sono tuttora presenti i resti di una cisterna romana. Epigra¬fi, un cippo ritrovato a Zocco e altri reperti storici sono conservati presso i Civici Musei di Brescia.
Un altro segno significativo della storia di Erbusco è la Pieve di Santa Maria Maggiore, edificio di grande pregio artistico risalente al XII secolo. L'abside, la parte originale del tempio, è realizzata in uno stile transitorio dal romanico al gotico, semicircolare all'interno e poligonale all'esterno. L'interno è decorato da numerosi affreschi, come l'Annunciazione e la Madonna con il Bambino. Attorno alla Pieve, che rappresentava il cuore della comunità, furono costruite, per proteggerla dagli attacchi esterni, le alte muraglie di un castello di cui oggi rimangono i resti del ponte levatoio e poche case.
Fanno parte del patrimonio storico e artistico del paese anche i prestigiosi palazzi signorili, sorti dal 1400 in poi, un tempo dimore estive dei nobili. Tra questi si ricordano il palazzo Lechi, costruito tra il Cinquecento e il Seicento, chiuso a sud da una grande cancellata neoclassica, che comprende un arcone d'ingresso tipico del Seicento, il palazzo Marchetti del 1600, completamente circondato da alte mura con un portale d’ingresso in pietra di Sarnico e la villa Longhi del 1400, che sorge dove un tempo era ubicato l’Ospedale di S. Antonio. Imponente è la chiesa dell’ex convento di San Bernardino, ora Chiesa del Cimitero, all’interno della quale, sul lato sud, durante il recente restauro sono venuti alla luce degli interessanti affreschi.
Negli ultimi decenni Erbusco si è sviluppato molto dal punto di vista industriale e commerciale, anche se la vocazione primaria rimane quella della coltivazione della vite, che ha portato oltre i confini nazionali il prestigio del luogo e del prodotto, il “Franciacorta”, rendendolo ambita meta turistica.
Oggi il Comune di Erbusco conta più di 8.600 abitanti, si estende su una superficie di 16,25 chilometri quadrati e raggiunge una altezza media di 247 metri sul livello del mare. Se il capoluogo è al centro del territorio comunale, ad est prosegue con le frazioni di Villa Pedergnano ed a ovest con quelle di Zocco e Spina.
Un territorio quindi importante a livello paesaggistico, morfologico, storico, artistico e architettonico da salvaguardare e da valorizzare.
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