La Franciacorta
La Franciacorta, anfiteatro morenico che si estende a sud del lago d’Iseo, in provincia di Brescia, si sviluppa su soleggiate colline tappezzate di vigneti e costellate da piccoli borghi, torri e castelli medievali, palazzi cinquecenteschi, ville patrizie settecentesche ed ottocentesche.
Gli studiosi di etimologia tendono a credere che, il nome “Franciacorta”, derivi dal fatto che, durante il Medioevo, questa terra, assegnata ai monaci benedettini, era zona Franca, “francae curtes”, ossia libera da dazi, tributi o tasse imposte dall’impero, con in cambio il compito di bonificare e lavorare la terra. Un dato certo è che nel 1277, per la prima volta, il temine Franciacorta viene utilizzato negli annali del Comune di Brescia per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella a sud del lago d’Iseo, un lago di origine morenica glaciale, opera dello scavo e del ritiro dei ghiacciai che lasciò attorno anche dolci colline ed un unico rilievo prealpino, il più antico di tutta la pianura padana, il Monte Orfano con i suoi 452 metri di altezza.
I monaci svolsero un duro lavoro in vigna, dedicandosi alla conservazione di queste terre diventate di proprietà vitivinicola ecclesiastica. Risale al 1429 il primo documento che fissa i confini della Franciacorta. Il doge Francesco Foscari stabilisce con uno “Statuto” la suddivisione della città di Brescia in quattro circoscrizioni amministrative, governate ciascuna da un Vicario. Ogni quadra comprendeva più comuni. Alle quadre di Rovato e di Gussago era stato aggiunto il nome di "Franciacorta". Lo Statuto del Foscari cita i comuni che fanno parte della Franciacorta:
- quadra di Gussago →Gussago, Cellatica, Sale, Castegnato, Ronco, Rodengo, Saiano, Ome, Brione, Polaveno, Monticelli Brusati, Valenzano, Provezze, Provaglio
- quadra di Rovato →Rovato, Coccaglio, Erbusco, Calino, Cazzago, Camignone, Bornato, Passirano, Paderno
La vitivinicoltura della Franciacorta affonda quindi le sue radici in un lontano passato, ma è a partire dagli anni sessanta che nascono le prime cantine. E’ nel 1967 che la Franciacorta riceve il primo riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) con riferimento alla metodologia della rifermentazione in bottiglia o in vasca del suo prodotto.
La rinnovata fiducia sulle potenzialità del territorio di produrre vini di qualità, spinge alcuni imprenditori a investire sull’acquisto dei terreni franciacortini e a puntare sulla coltivazione della vigna.
E’ verso la fine degli anni settanta che si avvia la produzione di quel prodotto che oggi riconosciamo come “Franciacorta”, termine con il quale identifichiamo un vino, un territorio e il metodo di produzione “della rifermentazione in bottiglia”. In pochi decenni l’odierna zona vinicola della Franciacorta diventa di riferimento nazionale e internazionale per la produzione e la commercializzazione del “Franciacorta”.
Il 5 marzo 1990 a Corte Franca nasce il Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta con 29 produttori associati, una società consortile che ha lo scopo di valorizzare e tutelare la crescente produzione vitivinicola del territorio della Franciacorta ed offrire un supporto di servizio d’immagine e di aggregazione forte ed uguale per gli associati. Nel 1993 il Consorzio si trasferisce nell’attuale sede di Erbusco.
Nel 1995 il Consorzio definisce il logo consortile, la F merlata, e approva il disciplinare di produzione del Franciacorta DOCG.
Nel mese di luglio del 2008 viene pubblicato il nuovo disciplinare della Curtefranca DOC (che sostituisce il Terre di Franciacorta) per i vini fermi rossi e bianchi e dell’IGT Sebino.
Dal 2000, nel Consorzio, opera la Strada del Franciacorta, una realtà che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche del territorio franciacortino.
Oggi l’estensione della Franciacorta è di circa 240 Kmq e raggruppa i comuni di Adro, Brione, Capriolo, Castegnato, Cazzago S. Martino, Cellatica, Cologne, Coccaglio, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Monticelli Brusati, Ome, Paderno, Paratico, Passirano, Polaveno, Provaglio, Rodengo Saiano e Rovato ed il Consorzio per la Tutela del Franciacorta conta oltre cento cantine associate